lunedì 10 marzo 2014

Home cinema: Don Jon

Io non vedo subito tutti i film dell'anno, amo gustarmeli. La sfida per il mio io bigotto è stato vedere Don Jon avendo visto trailer e letto la trama: ero pronta a gridare che era una cazzata.  In verità ho dovuto aprire la mente e ammetto mi è veramente piaciuto; anche il linguaggio volgare si adatta perfettamente alla psicologia del personaggio. Ma andiamo alla trama: Jon è un ragazzo che da anni vive da solo, che scimmiotta il padre anaffettivo e machista, insoddisfatto del passare del tempo la cui unica occupazione sono le partite sbraitare contro il figlio e vedere pubblicità osè. Capiamo subito che Jon segue uno schema ripetitivo similare e che pensa che i rapporti sentimentali siano basati sulla poligamia (avventuredi una notte) porno, insoddisfazione. La domenica dopo avere seguito il suo schema Jon confessa al prete i suoi peccati e raggiunge la famiglia natia dove in un pranzo caotico si scorna col padre come sempre. Una sera Jon incontra una bella ragazza Barbara che lo manda in bianco al punto da diventare la nuova ossessione quasi come i porno. La invita a pranzo e iniziano una relazione fissa che dall'inizio si preannuncia ciò che Jon non vuole: una donna che gli dica sempre cosa fare come e quando; una relazione come la definirà Jon alla fine del film a senso unico. Jon nel frattempo viene importunato da una collega matura di università    Esther attratta da lui insicura e depressa che scopre subito le menzogne mentali di Jon; la dipendenza dal porno, etc e diventa confidente anche se lui la fugge. Dopo l'ennesimo battibecco in cui Jon non ha esaudito i desideri di Barbara lui e la ragazza si lasciano e Jon capisce che i porno per lui sono una droga. Vuole sapere come mai Esther lo capisce e vuole che lei gli dica come uscirne. Lei è una mamma che ha perso in un colpo figlio e marito in un incidente. Ha perso tutto ma non la capacità di capire l'amore. Lo spiega a Jon e si amano fusi l'uno nell'altra. Jon capisce che è meglio molto meglio la realtà. Il lieto fine non sarà un contratto scritto o una cerimonia come vogliono tutti ma un autentico sentimento


Pollici in su



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